Passa ai contenuti principali

Colle Duga - Friulano 2018

Mi è capitato in più di un’occasione di trovarmi a parlare di vino lontano dal Friuli e di finire inevitabilmente sull’argomento “Tocai”, quel vitigno che ha dovuto cambiare nome e si è accontentato di restare “Friulano”. Nonostante la troncatura nel nome, quell’aggettivo diventato nome rappresenta comunque in maniera perfetta il suo territorio d’origine e lo identifica.

Parlandone finivo sempre per portare alcuni esempi che - a gusto personale - rappresentano per me la tipicità, quell’esperienza da provare per arrivare a capire, per assaporare un territorio attraverso un calice di vino. Tra questi sicuramente una delle mie scelte sicure è il Friulano di Colle Duga, realtà ormai affermata in Friuli e nel mondo, la cui avventura è cominciata qualche decennio a Zegla, a cavallo tra Slovenia e Italia, nel cuore della DOC Collio.

Dieci ettari vitati sulla collina Duga, dove l’uva trae il suo nutrimento dagli strati di marne e arenarie che qui vengono comunemente chiamati “ponca”. Il Friulano di Colle Duga, protetto dalle Alpi Giulie e cullato dalle brezze marine, viene vinificato in acciaio e ha delle incredibili potenzialità sia da giovane - dove emerge vibrante e con grande personalità - sia con qualche anno sulle spalle, dimostrandosi davvero longevo.

Colle Duga - Friulano 2018

Oggetto di questa conversazione è la versione 2018, lasciata qualche anno in cantina ad affinarsi e provata a inizio 2023. Al naso emergono tutte le note tipiche del vitigno, dai ricordi floreali e vegetali ai richiami balsamici, con sentori di miele, fieno e uva matura in secondo piano. La continuità in bocca è totale, dove una viva e ricca sensazione minerale si fa sentire, lasciando sapido il sorso con nette sensazioni di pietra e roccia umida. Corretta la parte acida, capace di sostenere il tutto e al contempo di alleggerire la beva. Uscita lunga, aromatica, persistente, con nuovi richiami all'uva matura e a sensazioni balsamiche.

Se domani incontrassi un appassionato di vino interessato ad approfondire l’autoctono per eccellenza della mia regione, non avrei troppi dubbi a consigliare un Friulano di Colle Duga: emblema di tipicità, di continuità con il territorio, di passione da parte dell’azienda, di cura al dettaglio, è un vino identitario dalle enormi potenzialità espressive ed una garanzia di successo a tavola.

P.C.

Commenti

Post popolari in questo blog

Roberto Scubla: la simpatia ed i grandi vini sono di casa ad Ipplis

E' una classica giornata di inizio dicembre quella che fa da sfondo alla nostra giornata, con un cielo a specchio tipico dell'autunno ormai inoltrato. Scherzando durante il viaggio, ci tornano in mente altre giornate vinicole che abbiamo trascorso di recente in cui il meteo non è mai stato clemente con noi e con la nostra passione. Questa volta, almeno, si limita a fare freddo e a non esserci un raggio di sole, cosa che ci permette di raggiungere Ipplis senza problemi. L'Azienda Agricola di Roberto Scubla ha sede nella zona meridionale dei Colli Orientali, in cima ad una splendida collina di proprietà dell'azienda a metà strada tra Cividale e Corno di Rosazzo. La strada bianca che ci conduce in cima alla collina rappresenta per noi l'inizio di questa bella giornata in compagnia di Alex, Roberto e dei vini di Scubla. La casa contadina ora sede dell'azienda. Abbiamo avuto modo in passato, ad alcune manifestazioni, di conoscere la disponibilità e la simpatia d

Il Carpino – Vis Uvae 2011

Dell'azienda Il Carpino abbiamo già avuto modo di parlare, raccontando a chi ci legge di una fantastica giornata trascorsa nella loro azienda ad Oslavia, nel cuore del Collio goriziano, in cui avevamo degustato i loro prodotti ed avevamo cercato di comprendere meglio la filosofia dei produttori, Franco e Anna Sosol, che porta a concepire vini ricchi di notevoli sfaccettature e dall' identità così rimarcata e precisa. Oggi invece si è scelto di compiere una scelta differente, abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione su un singolo prodotto in modo da descrivere in maniera più ampia e dettagliata le caratteristiche di un prodotto davvero differente, intrigante ed atipico come questo Pinot Grigio Vis Uvae 2011. Naso : Prima di giungere ad un'analisi olfattiva vogliamo sottilineare il colore ramato davvero affascinante di questo prodotto, frutto di una macerazione e dunque della permanenza delle bucce per una settimana contatto con il mosto. Al naso i profumi risult

Morus Morâr – Friulano 2012

Morus Morâr è un progetto vitivinicolo e sociale nato allo scopo di riportare in vita un’antica vigna di Friulano situata nel territorio del Comune di Moraro (Gorizia), nel cuore della D.O.C. Isonzo, dove sono presenti circa 1300 piante che danno vita a delle uve che porteranno, a lavoro ultimato, a circa 3500 bottiglie di questo vino. Il progetto nasce dalla cooperazione tra il Comune di Moraro, la cooperativa sociale Contea, il Consorzio Cooperative sociali “Il Mosaico”, l’ASS n°2 Isontina e l’azienda vinicola Vie di Romans, che fornisce gli spazi operativi per la vinificazione e l’imbottigliamento e garantisce per la qualità finale del prodotto mediante controlli tecnici. Il progetto Morus Morâr promuove un modello di sviluppo economico piuttosto interessante, che prevede la valorizzazione del territorio stesso e delle sue tradizioni mediante un progetto di solidarietà e di reinserimento sociale di persone svantaggiate. Esse vengono reinserite nel mondo del lavoro agricolo nel tenta