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Una perla della Loira: lo Chenin Blanc a Domaine Guiberteau

Spesso quando si parla di Loira il primo pensiero si rivolge ai Sauvignon Blanc di Sancerre e ai Pouilly Fumè. In questo caso ci troviamo nel Saumur, una denominazione che ha saputo donare grandi espressioni sia di Chenin Blanc che di Cabernet Franc.

La Loira è famosa per i suoi castelli e gli ottimi vini.

Domaine Guiberteau è stata fondata ad inizio del ‘900 da Clement Manguin, bisnonno di Romain Guiberteau il quale, a partire dal 1996 e dopo un anno guidato da una mentore d’eccezione come Nady Foucault del leggendario Clos Rougeard, conduce tutt’ora con sempre maggior successo il Domaine di famiglia.

L’azienda conta su 9,4 ettari vitati, suddivisi equamente tra Chenin Blanc e Cabernet Franc, situati nei comuni di Brèzè, Bizay, Chacè, Montreuil Bellay e Saint-Juste-sur-Dive. Dal 2003 vi è stata la conversione alla coltivazione biologica, ottenendo la certificazione pochi anni più tardi, nel 2007.

Guiberteau produce 4 cuvée di Saumur rosso e 5 di Saumur bianco. Oggi andremo a degustare lo Chenin Blanc Clos de Guichaux 2020, monopole dell’azienda che si trova a Bizay su terreni argilloso-calcarei.

Nel 2000 la produzione ha subito una svolta - in concomitanza con un’intuizione di Romain - che ha voluto ripiantare le viti dell’intero clos tramite selezione massale delle migliori vigne vecchie presenti nel territorio di Brèze: in questo modo è riuscito a dare la possibilità a questo terroir di esprimersi in tutto il suo potenziale.

Lo Chenin Blanc Clos de Guichaux 2020.

Questo vino si presenta con un naso elegante e di ottima complessità, in cui si percepiscono note di pesca, vanigliate, di fiori gialli, pietrose, di erbe selvatiche e speziate. Il sorso è fresco, preciso, vibrante e tagliente in cui emerge una prepotente mineralità che lascia una bella salinità al palato.

Una personalità che non lascia indifferenti e ammalia sempre di più dopo ogni sorso. Pronto fin da subito, se atteso una decina d’anni potrà manifestarsi in tutto il suo potenziale. Un vino fortemente identitario nonché una fedele espressione del proprio territorio, si erge come uno dei reference standard nella regione.

S.C.

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