Vignaioli Specogna è un’azienda che ha sede a Corno di Rosazzo, nella zona di Rocca Bernarda, nel cuore dei Colli Orientali, una delle terre più vocate in regione a livello enologico grazie alle particolari peculiarità del terreno ed al microclima, ideali per la coltivazione della vite.
Fondata all’inizio degli anni Sessanta del secolo scorso, inizialmente l’azienda era dedita a molte attività del panorama agricolo, per poi svoltare verso un miglioramento delle tecniche e della gestione dei vigneti, che hanno portato Specogna oggi ad essere una realtà piuttosto consolidata e rinomata nel panorama vinicolo regionale e nazionale, pur mantenendo lo spirito di azienda a conduzione familiare.
Ad oggi, la superficie vitata in possesso dell’azienda è di circa 18 ettari, che danno origine ad una produzione ampia e variegata, a partire dai vini rossi per giungere ad alcuni interessanti vini dolci, tra i quali spiccano Verduzzo Friulano e Picolit. Davvero notevoli le selezioni, che appartengono ad una linea differente rispetto al prodotto, più semplice ed immediato, che siamo andati a provare per voi e che presentiamo oggi ai nostri lettori.
Il Pinot Grigio Ramato di Vignaioli Specogna è un prodotto capace di colpire anche grazie alle sfumature ramate lievi, dovute al periodo di tempo che le uve passano a contatto con le bucce durante la vinificazione.
Naso: l’analisi olfattiva di questo prodotto fa risaltare note di frutta matura, quali il melograno, la mela rossa e la fragola. Emerge una lieve nota speziate, molto fresca, che spinge il prodotto verso un limite più alto, rendendolo molto variegato ed intrigante.
Bocca: l’ingresso è fresco e morbido, seguendo una soddisfacente linea di continuità con le sensazioni percepite al naso. Dotato di un corpo agile e snello, è nella fase conclusiva della degustazione che questo prodotto emerge con forza. Il finale è intriso di note molto rotonde e piene, a tratti calde, con sfumature intense di frutta matura. La persistenza è altrettanto interessante, sorprende per le sensazioni minerali piuttosto inattese che si fanno notare in questa fase, dando vita ad un ricordo lievemente sapido piuttosto piacevole.
Considerazioni: un Pinot Grigio che, subendo un processo di macerazione sulle bucce, appare “vestito” di sfumature ramate. Il processo di macerazione non rende tuttavia il prodotto particolarmente intenso o appesantito, permettendo piuttosto di ampliare la gamma sensoriale di questo vino. Intrigante, stuzzicante, piacevolmente agile, questo Pinot Grigio Ramato di Specogna risulta un ottimo compagno a tavola o in una degustazione, grazie ad un naso molto piacevole e ad un finale di tutto rispetto. In conclusione, come spesso su queste pagine, un plauso al rapporto qualità prezzo, che permette anche ai meno esperti di avvicinarsi ad un prodotto comunque di buona fattura e di scoprire la tradizione e l’esperienza di una delle aziende con maggior storia alle spalle nella nostra regione.
Fondata all’inizio degli anni Sessanta del secolo scorso, inizialmente l’azienda era dedita a molte attività del panorama agricolo, per poi svoltare verso un miglioramento delle tecniche e della gestione dei vigneti, che hanno portato Specogna oggi ad essere una realtà piuttosto consolidata e rinomata nel panorama vinicolo regionale e nazionale, pur mantenendo lo spirito di azienda a conduzione familiare.
Ad oggi, la superficie vitata in possesso dell’azienda è di circa 18 ettari, che danno origine ad una produzione ampia e variegata, a partire dai vini rossi per giungere ad alcuni interessanti vini dolci, tra i quali spiccano Verduzzo Friulano e Picolit. Davvero notevoli le selezioni, che appartengono ad una linea differente rispetto al prodotto, più semplice ed immediato, che siamo andati a provare per voi e che presentiamo oggi ai nostri lettori.
Il Pinot Grigio Ramato di Vignaioli Specogna è un prodotto capace di colpire anche grazie alle sfumature ramate lievi, dovute al periodo di tempo che le uve passano a contatto con le bucce durante la vinificazione.
Naso: l’analisi olfattiva di questo prodotto fa risaltare note di frutta matura, quali il melograno, la mela rossa e la fragola. Emerge una lieve nota speziate, molto fresca, che spinge il prodotto verso un limite più alto, rendendolo molto variegato ed intrigante.
Bocca: l’ingresso è fresco e morbido, seguendo una soddisfacente linea di continuità con le sensazioni percepite al naso. Dotato di un corpo agile e snello, è nella fase conclusiva della degustazione che questo prodotto emerge con forza. Il finale è intriso di note molto rotonde e piene, a tratti calde, con sfumature intense di frutta matura. La persistenza è altrettanto interessante, sorprende per le sensazioni minerali piuttosto inattese che si fanno notare in questa fase, dando vita ad un ricordo lievemente sapido piuttosto piacevole.
Considerazioni: un Pinot Grigio che, subendo un processo di macerazione sulle bucce, appare “vestito” di sfumature ramate. Il processo di macerazione non rende tuttavia il prodotto particolarmente intenso o appesantito, permettendo piuttosto di ampliare la gamma sensoriale di questo vino. Intrigante, stuzzicante, piacevolmente agile, questo Pinot Grigio Ramato di Specogna risulta un ottimo compagno a tavola o in una degustazione, grazie ad un naso molto piacevole e ad un finale di tutto rispetto. In conclusione, come spesso su queste pagine, un plauso al rapporto qualità prezzo, che permette anche ai meno esperti di avvicinarsi ad un prodotto comunque di buona fattura e di scoprire la tradizione e l’esperienza di una delle aziende con maggior storia alle spalle nella nostra regione.
Commenti
Posta un commento