Dell'azienda Il Carpino abbiamo già avuto modo di parlare, raccontando a chi ci legge di una fantastica giornata trascorsa nella loro azienda ad Oslavia, nel cuore del Collio goriziano, in cui avevamo degustato i loro prodotti ed avevamo cercato di comprendere meglio la filosofia dei produttori, Franco e Anna Sosol, che porta a concepire vini ricchi di notevoli sfaccettature e dall' identità così rimarcata e precisa.
Oggi invece si è scelto di compiere una scelta differente, abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione su un singolo prodotto in modo da descrivere in maniera più ampia e dettagliata le caratteristiche di un prodotto davvero differente, intrigante ed atipico come questo Pinot Grigio Vis Uvae 2011.
Naso: Prima di giungere ad un'analisi olfattiva vogliamo sottilineare il colore ramato davvero affascinante di questo prodotto, frutto di una macerazione e dunque della permanenza delle bucce per una settimana contatto con il mosto. Al naso i profumi risultano soprendentemente estremamente puliti ed eleganti, con note di frutta di bosco, fragola che ben si uniscono a sentori selvatici e di roccia umida. Un naso che, va detto, invoglia notevolmente l' assaggiatore alla beva.
Bocca: Una volta assaggiato, questo Pinot Grigio non smette di sorpendere, ci aspettavamo una struttura imponente e densa, invece il corpo risulta particolarmente snello, fresco e pungente. Da tutto ciò ne deriva un' impressionante bevibilità ed un finale in continuità con il corpo del prodotto, agile ma dotato di una gradevole persistenza sia amaricante che minerale, quest' ultima senz' altro figlia della Ponca del Collio.
Considerazioni finali: Fare un Pinot Grigio di alto livello non è mai una cosa semplice, spesso questo tipo di vino viene erroneamente interpretato come un prodotto maggiormente commerciale, più adatto a consumatori che provengono dall' estero. Quando invece è soggetto a macerazione, per diversificarlo, c' è il rischio possa risultare un vino difficile da comprendere, eccessivamente carico e dalla bevibilità piuttosto complessa. Ecco, questo Vis Uvae del Carpino non rientra in nessuna di queste due categorie di eccessi ed ,anzi, si fa notare per la sua unicità e per riuscire a mettere tutti d' accordo, sia chi desidera un Pinot Grigio con alto grado di bevibilità ed un corpo non troppo imponente e sia chi, come noi fra l' altro, adora sensazioni differenti sia al naso che in bocca, figlie della macerazione e del contatto fra bucce e mosto.
Oggi invece si è scelto di compiere una scelta differente, abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione su un singolo prodotto in modo da descrivere in maniera più ampia e dettagliata le caratteristiche di un prodotto davvero differente, intrigante ed atipico come questo Pinot Grigio Vis Uvae 2011.
Naso: Prima di giungere ad un'analisi olfattiva vogliamo sottilineare il colore ramato davvero affascinante di questo prodotto, frutto di una macerazione e dunque della permanenza delle bucce per una settimana contatto con il mosto. Al naso i profumi risultano soprendentemente estremamente puliti ed eleganti, con note di frutta di bosco, fragola che ben si uniscono a sentori selvatici e di roccia umida. Un naso che, va detto, invoglia notevolmente l' assaggiatore alla beva.
Bocca: Una volta assaggiato, questo Pinot Grigio non smette di sorpendere, ci aspettavamo una struttura imponente e densa, invece il corpo risulta particolarmente snello, fresco e pungente. Da tutto ciò ne deriva un' impressionante bevibilità ed un finale in continuità con il corpo del prodotto, agile ma dotato di una gradevole persistenza sia amaricante che minerale, quest' ultima senz' altro figlia della Ponca del Collio.
Considerazioni finali: Fare un Pinot Grigio di alto livello non è mai una cosa semplice, spesso questo tipo di vino viene erroneamente interpretato come un prodotto maggiormente commerciale, più adatto a consumatori che provengono dall' estero. Quando invece è soggetto a macerazione, per diversificarlo, c' è il rischio possa risultare un vino difficile da comprendere, eccessivamente carico e dalla bevibilità piuttosto complessa. Ecco, questo Vis Uvae del Carpino non rientra in nessuna di queste due categorie di eccessi ed ,anzi, si fa notare per la sua unicità e per riuscire a mettere tutti d' accordo, sia chi desidera un Pinot Grigio con alto grado di bevibilità ed un corpo non troppo imponente e sia chi, come noi fra l' altro, adora sensazioni differenti sia al naso che in bocca, figlie della macerazione e del contatto fra bucce e mosto.
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